I Plessi

L'Istituto, ubicato nel Quartiere Carmine nei pressi della Chiesa dei Salesiani e del Parco “Pinocchio”, nacque alla fine degli anni cinquanta ad opera dell’amministrazione comunale di Salerno guidata dal sindaco Alfonso Menna e fu inaugurato il 16 Gennaio 1960 alla presenza dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Medici. La sua denominazione fu deliberata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 Novembre 1962. In questo modo s’intendeva onorare la memoria di tutte le Medaglie d’Oro al valor militare nate a Salerno o in provincia. Davanti ad ogni locale si trova una targa in marmo che riporta il nome e il cognome del militare cui è dedicata, nell’aula magna sono raccolti in 26 quadri le motivazioni per cui sono state assegnate le singole onorificenze ai nostri militari.
Nell’anno scolastico 1963-64 fu istituito il VI Circolo che assunse la  denominazione “Direzione Didattica Statale VI Circolo Medaglie d’Oro, comprensiva  di  due plessi di scuola dell’Infanzia e due plessi di scuola primaria.
Nell’anno scolastico 2019-20, in occasione della celebrazione del 60′ anniversario,  viene  istitita la scuola media e a partire dal 1 settembre 2020 la scuola diventa Istituto comprensivo .
Attualmente l'Istituto è cotituito di 2 edifici, il Plesso Medaglie D'Oro ed il Plesso G.Costa  che accolgono tre gradi di scuola : Imfanzia, Primaria e Media.

SCUOLA INFANZIA EDIFICIO  COSTA SAAA8B501L
SCUOLA INFANZIA EDIFICIO MEDAGLIE D'ORO SAAA8B502N
SCUOLA PRIMARIA EDIFICIO COSTA SAEE8B502V
SCUOLA PRIMARIA EDIFICIO MEDAGLIE D'ORO SAEE8B501T
SCUOLA MEDIA SAMM8B501R

 

La scuola dell’Infanzia è luogo di apprendimento e di socializzazione intenzionalmente organizzato per i bambini da tre a sei anni.  Ha durata triennale e non è obbligatoria. Possono iscriversi alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre.
Su richiesta delle famiglie possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.
Questo primo segmento del percorso di istruzione concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini, stimola le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e mira ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative. Nel rispetto del ruolo educativo dei genitori, essa contribuisce alla formazione integrale dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con la scuola primaria (articolo 2, legge 53 del 28 marzo 2003). e attività educative per i bambini di scuola dell’infanzia sono suddivise in cinque “campi di esperienza”, individuati dal decreto ministeriale 254 del 2012 che reca le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione:
– Il sé e l’altro
– Il corpo e il movimento
– Immagini, suoni, colori
– I discorsi e le parole
– La conoscenza del mondo.
Come sottolineato dalle Indicazioni nazionali e nuovi scenari, nella scuola dell’Infanzia “convivono” curricolo implicito e curricolo esplicito, modelli allo stesso tempo antitetici e complementari: da una parte una educazione formale, intenzionalmente attivata (insegnamento-campi di esperienza), dall’altra una educazione informale, che si propone tendenzialmente come priva di una linea pedagogica esplicita.
La nostra scuola dell’infanzia, pertanto, si propone i seguenti traguardi formativi:
a)promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza dando importanza alla centralità del bambino, all’insegnamento delle regole del vivere civile, al rispetto della diversità anche mediante interventi sulle situazioni di svantaggio culturale e sulle difficoltà cognitivo-relazionali;
b) organizzazione spazi e tempi per garantire al bambino di giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza.
c)elaborare una cultura dell’infanzia mediante la promozione della partecipazione-gestione sociale intesa come dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Il curricolo implicito acquista valore caratterizzante nelle sezioni in cui si applica il metodo Montessori: non sezioni infatti ma “Casa dei bambini” proprio perché si propone una casa nella scuola, un ambiente di vita, un contesto di lavoro e di libertà. L’ambiente montessoriano prevede una aula accuratamente organizzata e ordinata con punti di riferimento stabili e riconoscibili che ospita veri “angoli” suddivisi in aree tematiche per garantire quattro elementi fondamentali: 1 l’esperienza diretta; 2 l’esercizio dei sensi; 3 la libera scelta nell’attività; 4 la conoscenza e la cura dell’ambiente.

VADEMECUM INFANZIA
Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza 0-6